L’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado è particolarmente rilevante per lo studente non solo perché davanti a lui c’è un nuovo percorso di vita da affrontare e una nuova età da vivere, ma perché si presenta l’importante scelta della scuola superiore.

Oggigiorno gli studenti delle medie hanno a disposizione diverse risorse a cui affidarsi per cercare di fare luce sul futuro, come gli open day o l’orientamento stesso, tuttavia è inevitabile che nel determinare il proprio percorso formativo si dia un’occhiata anche a quelle che saranno le prospettive lavorative.

Ma quali sono le scuole che effettivamente consento un rapido inserimento nel mondo del lavoro e, soprattutto, esistono davvero?

Scopriamolo.

Scuola superiore e mondo lavorativo: la situazione attuale

Recentemente è stato pubblicato un rapporto molto interessante, frutto dello sforzo congiunto del Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Istruzione, allo scopo di indagare con maggiore esaustività quali rapporti ci siano tra due mondi spesso troppo distanti, quello della scuola e quello del lavoro.

Dai dati è emerso come il 37% dei diplomati sia riuscito a trovare un primo impiego entro i due anni successivi al conseguimento del diploma e tra questi il 62% aveva frequentato un istituto professionale, il 49.5% un istituto tecnico e il 22.4% un liceo.

A fronte di tali dati potrebbe essere quindi naturale concludere affermando che il percorso migliore da seguire sia quello di un istituto professionale, mentre il liceo è da depennare senza possibilità di appello.

La suddetta conclusione, però, è errata perché limitata nella considerazione di diversi aspetti. Chi sceglie un percorso liceale, indipendentemente da quale sia, tende ad esempio a perfezionare la propria formazione iscrivendosi successivamente a un corso universitario ed è proprio per questo che la percentuale riferibile alla disponibilità del primo impiego è così bassa.

Il report, però, ci consente anche di profilare un quadro più preciso del mondo del lavoro e delle sue richieste.

I diplomi introvabili e più richiesti

Pur essendo l’Italia un Paese nel quale sono presenti 111 istituti tecnici con 700 corsi disponibili, dallo studio emerge anche come ogni anno siano circa 20.000 i diplomati considerati introvabili e quelli che le aziende fanno più fatica a reperire nonostante le alte possibilità di impiego immediato.

I diplomi considerati introvabili riguardano differenti ambiti, tra cui abbiamo l’indirizzo termoidraulico, quello tessile e quello dell’abbigliamento e moda.

Accanto ai diplomi considerati introvabili, ci sono anche quelli maggiormente richiesti dalle aziende. Sebbene possano sembrare simili i due concetti, è opportuno precisare come un diploma introvabile può essere tale per motivazioni che non sempre hanno a che fare con la preferenza degli studenti, ma ad esempio possono dipendere dalla presenza o meno di fondi per l’organizzazione di corsi adeguati al conseguimento di una giusta preparazione.

I diplomi più richiesti, nonché quelli che vedono il numero maggiore di prime assunzioni, riguardano l’ambito amministrativo-contabile, a seguire abbiamo l’indirizzo turistico-alberghiero e in terza posizione quello meccanico.

La realtà dei licei

Per quanto riguarda i licei, invece, la situazione è molto più complessa.

Fermo restando che rappresentino il percorso di formazione superiore con il maggiore numero di studenti iscritti all’università, oggigiorno l’universo liceale presenta differenti indirizzi, molti di più rispetto al passato. Basti pensare al liceo scientifico-tecnologico che consente l’acquisizione di competenze prima appannaggio di un istituto tecnico-tecnologico.

Inoltre, per determinate tipologie di figure professionali, la laurea risulta ancora essere uno strumento prezioso ai fini lavorativi.

Conclusione

Come visto, quindi, il panorama delle scuole superiori è altamente frastagliato così come quello relativo al mondo lavorativo.

Certamente non si può fare a meno di tralasciare l’importanza di precisi segnali europei che vanno verso una riscoperta dell’apprendistato e un sistema di apprendimento con alternanza di lezioni a scuola e ore di formazione lavorativa retribuite.

D’altro canto il percorso liceale, soprattutto se inquadrato in un’ottica di più ampio respiro comprendente anche l’università, risulta essere ancora ottimo per determinati profili professionali.

Tutto dipende da quelle che sono le attitudini, le capacità e le esigenze dello studente. Nel caso, al termine delle scuole superiori, desideri approcciarsi con più rapidità a un primo impiego, allora un istituto tecnico o professionale è la scelta migliore. Nel caso, invece, voglia perfezionare la propria formazione e solo successivamente immettersi sul mercato con delle competenze di alto profilo, allora liceo + università è l’opzione ideale.

Per maggiori informazioni sull’argomento e su altre tematiche che ruotano intorno al mondo scuola, vi consigliamo di visitare il nostro sito www.isucentrostudi.it dove potrete trovare notizie aggiornate, precise ed esasustive.

Di Rossano Veneziani

Uso il mio blog come spazio per condividere i miei pensieri su libri, film e attualità. Scrivo anche di varie cose che amo fare quando non scrivo sul blog.