Oltre metà della popolazione europea è parte attiva dell'industria del turismo.
Prima dell'epidemia di Covid-19 del 2020 circa il 64% dei cittadini europei aveva prenotato un viaggio in un paese diverso dal proprio, numeri che sono stati quasi azzerati durante la pandemia.
Statistiche sul turismo europeo dopo il 2020
Dopo l'emissione di alcuni vaccini disponibili sul mercato, dal 2021 in poi i numeri riferiti al turismo sono raddoppiati (+50%), nello specifico riguardo ai pernottamenti prenotati nel vecchio continente.
Turismo: cos'è cambiato dopo il Covid
Dopo il 2020 le necessità e i desideri dei turisti sono cambiati, come ad esempio i bisogni relativi alle norme igieniche.
La maggior parte delle strutture ricettive sparse nel mondo hanno decisamente migliorato gli standard di igiene e sono in grado di fornire informazioni molto dettagliate rispetto al periodo pre pandemia riguardo alle strutture sanitarie più vicine alle zone turistiche. Premure che sicuramente hanno influito nelle prenotazioni che tra il 2021 e il 2022 hanno registrato un aumento dei pernottamenti del 98%. Con una classifica che vedeva in testa la Spagna con 450 milioni di pernottamenti, subito dopo la Francia con circa 440 milioni e al terzo posto l'Italia con le sue 412 milioni di prenotazioni.
Post pandemia:i dati del 2023
Nel 2023 si sono registrate prenotazioni con medie simili a quelli pre pandemia, con una classifica che vedeva la Spagna sempre al primo posto con 1142 milioni di prenotazioni, la Germania in seconda posizione con 140 milioni di pernottamenti, seguita dalla Francia con 135 milioni e subito dopo l'Italia con 130 milioni di prenotazioni.
Estate 2024: numeri da record per l'Italia
L'Italia è pronta per vivere una stagione estiva memorabile, con numeri di pernottamenti previsti che si aggirano sui 215 milioni. Dati che riempiono di ottimismo le strutture sparse lungo lo stivale, tutte pronte a ricevere turisti e a guidarli nelle città del bel paese.
Italia e post pandemia: il ritorno degli stranieri
Dopo il 2022, che ancora si trascinava gli effetti della pandemia globale, in Italia nel 2023 una grossa fetta di turisti nel nostro paese era rappresentata dagli stranieri.
Dato che rappresentava una ripresa decisa del turismo estero verso le più popolari città italiane, che oltre ad aver registrato le presenze di cittadini di altri stati, nelle città più visitate del sud ha constatato la presenza anche di molti turisti domestici.
Turismo 2024: a distanza di 4 anni dalla pandemia
Il settore turistico italiano, grazie al supporto dello stato e degli operatori turistici, si appresta a valorizzare il patrimonio nazionale, composto da paesaggi, beni culturali e gastronomici tra i primi al mondo.
Bisogna comunque precisare che le modalità di prenotazione e di soggiornare si sono sicuramente modificate nel corso di questi ultimi 4 anni. Poiché la sensazione di incertezza nei turisti regna ancora sovrana, tendenza che ha portato gli operatori del turismo a ideare nuovi pacchetti e caparre molto più convenienti per i villeggianti. Al fine di fidelizzare ancora più intensamente il rapporto di fiducia che intercorre tra albergatore e cliente. Inoltre, negli ultimi anni, si registrano in tutto il mondo prenotazioni da parte di clienti per mete vicino casa, solitamente raggiungibili con poche ore di macchina o treno. Statistica che fa riflettere riguardo alle paure che la pandemia del 2020 ha lasciato nei cuori e nelle menti di tutti, compresi anche i turisti più coraggiosi e avventurosi.