Creare un sito e-commerce e gestirlo tutti i giorni rappresenta una bella sfida per un venditore, perché trovare potenziali acquirenti disposti ad acquistare prodotti online non è facile e richiede la conoscenza di vere e proprie tecniche di marketing. Di seguito vedremo cosa sono esattamente gli e-commerce e qual è la normativa di riferimento.
Che cos'è un e-commerce? Significato e definizione
Con il termine e-commerce, che tradotto in italiano significa "commercio elettronico", ci si riferisce a una pratica con cui commercianti e acquirenti si mettono in contatto per comprare prodotti o servizi attraverso internet. Le transazioni volte alla vendita e all'acquisto di tali prodotti, a differenza di come avviene nei negozi fisici, vengono realizzate tramite un portale online, un sito di compravendita o altri canali come i social network.
Questa pratica di commercio elettronico online, in realtà, non si esaurisce nella sola transazione finalizzata all'acquisto di un determinato bene o servizio, ma coinvolge tutte le fasi preliminari alla vendita stessa, quali in particolare le strategie di marketing per far conoscere il prodotto, il posizionamento sui motori di ricerca del negozio online e il servizio clienti.
La normativa che disciplina tale pratica è stata fissata con il "Decreto Legislativo 70/2003", e contiene tutte le norme poste a garanzia del compratore (in particolare in relazione all'obbligo per il venditore di fornire le informazioni relative al prodotto o servizio, compreso il prezzo di vendita e il diritto di recesso).
Quante tipologie di commercio elettronico esistono?
Sinteticamente, le varie tipologie di e-commerce esistenti sono le seguenti:
- E-commerce diretto
- E-commerce indiretto
Nell'e-commerce diretto lo scambio del prodotto o del servizio tra venditore e acquirente avviene totalmente su internet, avendo il bene essendo il bene offerto di natura digitale (si tratta ad esempio di un corso formativo o di una guida a pagamento).
Nel caso dell'e-commerce indiretto, invece, l'acquisto del prodotto avviene su internet ma lo scambio viene concretizzato attraverso la consegna materiale del bene, utilizzando i consueti servizi di spedizione (ad esempio tramite un corriere).
Si possono inoltre distinguere diversi modelli di business legati al commercio elettronico, ma il cosiddetto "storefront model" è quello principale che intercorre su internet tra imprese e consumatori finali, e consiste nell'impiego di un negozio online che il pubblico può visionare per comprare il prodotto di proprio interesse, senza avviare alcuna interazione fisica con il venditore stesso.
Per il completamento dell'ordine e del pagamento si usano i "carrelli elettronici" e dei servizi di pagamento online, la cui garanzia di sicurezza è certificata dall'uso di sistemi di crittografia che rendono altamente affidabili le transazioni.
Quali sono i vantaggi e svantaggi dell'e-commerce?
Scegliere di iniziare un'attività di e-commerce ha dei vantaggi e svantaggi. Grazie a questo sistema di vendita online si ha certamente la possibilità di raggiungere un numero più ampio di potenziali compratori, perché operando attraverso internet si abbattono le barriere geografiche e si ha anche la possibilità di vendere i propri prodotti all'estero. Anche i tempi per la transazione e lo scambio sono più veloci, a fronte di un minor costo di gestione (nessun costo di affitto o di tasse sulla proprietà).
Gli svantaggi, invece, dipendono soprattutto dalle difficoltà a conquistare la fiducia dei potenziali clienti, data dall'interazione a distanza tra venditore e compratore. Questa attività comporta inoltre delle politiche di reso e rimborsi più costosi rispetto alla tradizionale attività di vendita con un esercizio fisico.
Come creare un e-commerce?
Per creare un sito e-commerce è consigliabile usare una piattaforma per e-commerce, all'interno del quale è possibile gestire gli ordini ricevuti dai clienti. Oggi le piattaforme adatte a creare questo tipo di business sono tante, basta solo scegliere quello più adatto alle proprie esigenze di business.