Sarà capitato almeno una volta a ognuno di noi, di aver subito la perdita di una persona a noi molto cara; che sia stato un parente, un amico, un collega, il senso di solitudine e il dolore sono sempre gli stessi. A seconda anche della confidenza della relazione, alcune perdite possono essere paragonate a veri e propri traumi. Ci sembra che tutto sia finito o che comunque niente sarà più lo stesso.
Può succedere inoltre, che alcuni lutti non vengano metabolizzati come si dovrebbe fare e continuano a impedire di vivere serenamente la quotidianità. E’ naturale che, più cerchiamo di accettare quanto è successo e più riusciremo in futuro, a uscire da un’eventuale condizione di malessere. Ciò che accade quando non si riesce ad elaborare un lutto, è che ci possa trovare in una perenne condizione di inaccettabilità.
E’ importante riuscire ad affrontare, per quanto possibile, la perdita subita. In un certo senso, siamo obbligati ad adattarci alle nuove condizioni che si presentano, in quanto, è parte integrante dell’esistenza umana, perdere una persona cara. Bisogna assolutamente evitare di fare del lutto, una vera e propria malattia, al fine di evitare conseguenze gravi e disastrose, come già successo, un ricorso al suicidio.
L’importanza di essere compresi
Non appena si subisce la perdita di una persona cara, solitamente, ne conseguono una serie di pratiche, anche burocratiche, che vengono affidate all’impresa funebre a Roma. Avviene la denuncia del decesso, la pulizia e la vestizione della salma, vengono scelti tutti gli elementi caratteristici del rito funebre, la pubblicazione sui quotidiani locali della morte della persona interessata, fino all’arrivo della cerimonia funebre.
In tutti questi aspetti, che avvengono in un periodo di tempo molto ravvicinato, quasi non si ha il tempo molto spesso, di realizzare appieno ciò che sta accadendo. E’ un luogo comune, considerare “esagerata” una persona che, in seguito all’aver perso qualcuno, nonostante sia passato tantissimo tempo ancora non sia tornata ad essere “quella di prima”.
Risulta al contrario molto più normale, non esternare troppo i propri sentimenti, il proprio dolore; è richiesto contegno davanti agli altri e c’è la pretesa di un ritorno alla vita di tutti i giorni, come se nulla fosse successo.
Quando le parole non sono sufficienti
Sicuramente quando ci si rivolge ad un’impresa funebre a Roma per tutte le pratiche da svolgere in seguito al decesso di una persona, una piccola parte di sostegno si riceve, ma messa a parte quella, le persone che si ritengono più strette, spesso non sono d’aiuto.
In queste situazioni spesso le parole non vengono fuori, sembrano sempre così insufficienti, ma a volte basterebbe ricordarsi che un piccolo gesto, un segno d’affetto nei confronti della persona che sta soffrendo, equivarrebbe ad oro.